Perché aver paura dell’intelligenza artificiale, quando può aiutarti a gestire la salute? Scopri in che modo può farlo e come iniziare a conoscerla.
Oggi si fa un gran parlare del connubio tra IA e salute, ma è comprensibile che la cosa possa suscitare dubbi e perplessità. D’altronde, è sempre così: quando una nuova tecnologia si rende accessibile al grande pubblico, raramente questo è pronto ad accoglierla. E la ragione è semplice: quanto non si conosce qualcosa, si è sempre molto diffidenti.
Ma prima di dire no, hai mai pensato a tutto ciò che l’intelligenza artificiale può fare per la tua salute? Oggi l’IA, acronimo che sta appunto per Intelligenza Artificiale, sta cambiando il volto della sanità, semplificando l’accesso a cure, diagnosi e assistenza.
E contrariamente a quanto potresti pensare, questo strumento digitale non è riservato solo ai giovani o agli esperti di tecnologia: il suo obiettivo è migliorare la vita di tutti, compresa la tua. Prima di capire in che modo l’IA può aiutarti, cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando.
I diversi tipi di intelligenza artificiale
Quando si pensa all’IA, il pensiero corre subito a qualcosa di futuristico, e in parte è proprio così. Quello a cui forse non hai pensato, però, è che l’intelligenza artificiale è già qui tra noi. Esistono infatti diverse tipologie di IA:
- IA debole – questa è l’intelligenza artificiale che probabilmente già utilizzi senza nemmeno sapere di farlo. Pensa a un assistente vocale come Alexa, che funziona per compiti specifici, risponde a domande e gestisce operazioni semplici, come impostare un timer o un promemoria: questa è intelligenza artificiale debole. In questa categoria, rientrano anche i chatbot medici, di cui parleremo più avanti.
- IA forte – è quella che tenta di imitare la mente umana ed è quindi capace di imparare, ragionare e prendere decisioni complesse. Non è ancora pronta per essere utilizzata su larga scala, ma sta già mostrando il suo potenziale in alcuni ambiti, come quello della ricerca scientifica.
- IA superiore – per ora è solo teoria, ma rappresenta una visione affascinante: chi la studia, immagina macchine in grado di superare l’intelligenza umana, con la capacità di risolvere problemi complessi a una velocità impossibile per l’essere umano, e soprattutto di mettere in campo etica, emozioni e creatività.
L’IA superiore, è ovvio, è ancora molto lontana nel nostro orizzonte temporale, ma al contrario, quella debole è già qui. E uno dei suoi utilizzi più utili e concreti è la gestione della salute.
Cosa può fare l’intelligenza artificiale in medicina
In futuro, molto probabilmente l’IA potrà eseguire operazioni chirurgiche complesse in totale autonomia, ma anche quello di cui è già capace, non può lasciare indifferenti. Ecco alcuni campi in cui l’intelligenza artificiale sta già modificando il nostro approccio alla salute:
- diagnostica per immagini – l’IA può analizzare radiografie, TAC e risonanze magnetiche in modo rapido e preciso, identificando problemi che all’occhio umano potrebbero sfuggire. Questa capacità si traduce in diagnosi più veloci e accurate.
- medicina predittiva – grazie all’analisi dei dati clinici e genetici, l’IA può prevedere il rischio di sviluppare certe malattie, come diabete o malattie cardiache, permettendo di agire preventivamente.
- terapie personalizzate – ogni persona è unica, e l’IA, analizzando il DNA, può suggerire le cure più idonee, rendendo i trattamenti più efficaci e con meno effetti collaterali.
- monitoraggio della salute – in questa categoria rientrano i chatbot medici, che in alcuni casi sono progettati per controllare i parametri vitali, ricordare l’assunzione di farmaci e chiamare numeri di emergenza in caso di pericolo di vita.
Sembra fantascienza? Non lo è. Tutte queste applicazioni sono già realtà e migliorano la qualità di vita di milioni di persone, rendendo la medicina più accessibile, personalizzata ed efficace.
Robot e tecnologia: un futuro più vicino di quanto immagini
Un po’ più alla fantascienza appartengono invece i robot, che sono comunque frutto dell’intelligenza artificiale. E sai una cosa? Sono già realtà!
Pensa che presso la casa di cura Bright Holl Evergreen di Singapore, per alcuni giorni è stato utilizzato un robot, chiamato Nadine, per gestire le partite di bingo degli ospiti, riscuotendo un enorme successo. Da questa sperimentazione, infatti, è emerso che grazie alla capacità del robot di interpretare la mimica e le espressioni facciali dei giocatori, l’interazione migliorava e il coinvolgimento aumentava.
In Italia, invece, si è ricorsi a Pepper, un robot impiegato presso la Casa della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Qui, l’intelligenza artificiale è stata usata per aiutare gli ospiti che manifestavano declino cognitivo e difficoltà di movimento. E poi c’è Paro, un cucciolo di foca robotico, che avendo sembianze animali pare sia molto utile nel fornire supporto emotivo, riducendo il ricorso a farmaci psicotropi e antidolorifici.
Insomma, non si tratta solo di tecnologia avanzata, ma di una nuova forma di compagnia e supporto, pensata per migliorare la qualità della vita nella terza età.
Chatbot medico: un amico sempre a disposizione
I robot, beninteso, sono per il momento una tecnologia futuristica, ancora da testare a fondo. Al contrario, i Chatbot Medici sono già il presente. Si tratta di software alimentati dall’intelligenza artificiale, che ti permettono di dialogare con loro con semplici messaggi o comandi vocali. Questi assistenti virtuali possono aiutarti a interpretare sintomi e capire se è il caso di consultare un medico, rispondere a domande sui farmaci o sui trattamenti e, in alcuni casi, a ricordarti appuntamenti e terapie, rendendo più semplice la gestione della tua salute.
Vuoi provarne uno? Testa il Chatbot Medico di mysanitek.com che si trova in basso a destra in ogni pagina della piattaforma (Chatta con me). Non aver paura: basta scrivere una domanda ed attendere la risposta, che arriva in pochissimi istanti. Inoltre, il Chatbot Medico di mySanitek è gratuito, quindi perché non provare?