(Consulenza gratuita, costo di una chiamata in area interurbana svizzera)
Va ricordato che per il trasporto aereo e l’ingresso in alcuni Paesi di determinati dispositivi medicali e/o farmaci necessari per il trattamento di condizioni morbose croniche è necessario il rilascio, da parte di un medico preposto, di un apposito certificato da ottenersi prima della partenza.
Esempi di alcuni certificati da procurarsi prima della partenza se presenti specifiche condizioni di salute:
Alcuni stati richiedono ai viaggiatori la certificazione attestante la negatività degli anticorpi per il virus dell’AIDS (HIV), ma soltanto a coloro che si propongono di risiedere a lungo sul loro territorio, per ragioni di lavoro o di studio.
Se si decide di viaggiare in Europa è necessario portare con sé la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), che è stata consegnata a domicilio a tutti i cittadini italiani. Questo documento darà diritto, nei paesi della Comunità Europea ed in Svizzera, all’assistenza sanitaria gratuita, cioè, in caso di necessità, ad usufruire delle stesse prestazioni (visite mediche, ricoveri ospedalieri, ecc.) previste per i cittadini del paese visitato.
Come già indicato, molti paesi richiedono, quale condizione per accedere sul loro territorio, il Certificato di Vaccinazione contro la Febbre Gialla (Vaccinazione anti-amarillica); notizie in merito possono essere assunte presso gli ambulatori di medicina dei viaggi.
Passaporto/carta d’identità
Ai viaggiatori diretti all'estero si consiglia di munirsi sempre di passaporto, con validità residua ed eventuale visto richiesti dal Paese di destinazione (informarsi al riguardo presso il competente Ufficio diplomatico-consolare svizzero o italiano o con il proprio agente di viaggio).
Il passaporto resta infatti il principale documento per le trasferte oltre confine, poiché universalmente riconosciuto, mentre non sono molti i Paesi che accettano la carta d’identità valida per l’espatrio.
In particolare, si segnala che alcuni Paesi ancora non accettano la carta d’identità elettronica e, pertanto, si consiglia di verificare con le Ambasciate o gli Uffici Consolari dei Paesi di destinazione se il predetto documento di viaggio è accettato.
A tale proposito si comunica che spesso comportano notevoli disagi (fino al respingimento in frontiera) le carte d’identità in formato cartaceo, ed inoltre la ricevuta della Carta di Identità Elettronica (CIE) non è utilizzabile come documento di viaggio, ma unicamente come documento di identificazione all’interno del territorio nazionale.
I cittadini italiani che si spostano all'interno degli stati dell'Unione Europea, della Svizzera, della Norvegia, Islanda e Liechtenstein e dei Paesi con cui sono state stipulate apposite convenzioni, possono fruire dell'assistenza sanitaria diretta presentando la documentazione prevista dai Regolamenti comunitari o dai singoli accordi. Negli altri Paesi in cui non viga un'apposita convenzione bilaterale l'assistenza sanitaria non è fornita a titolo gratuito. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale raccomanda caldamente, nel loro stesso interesse, a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aeroambulanza.
In caso di viaggi turistici organizzati, si suggerisce di controllare attentamente il contenuto delle assicurazioni sanitarie comprese nei pacchetti di viaggio e, in assenza di garanzie adeguate, si consiglia di stipulare polizze assicurative sanitarie individuali.
E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata.
Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro nel Paese.
Per ottenere informazioni di carattere generale sull’assistenza sanitaria all’estero, si rinvia al sezione "Se Parto per..." del Ministero della Salute, dove è possibile reperire informazioni circa il diritto di usufruire o meno dell'assistenza sanitaria.
Nel sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization) si possono trovare informazioni sulle maggiori epidemie in atto nel mondo, sui paesi più a rischio di contagio ed il continuo aggiornamento del numero di casi per Paese (in inglese)
Soprattutto nel caso di viaggi in paesi con bassa qualità dei servizi sanitari e durante viaggi in aree remote, è sempre utile portare con se un selezione di farmaci e dispositivi medicali per far fronte a situazione in cui l’accesso ai servizi sanitari possa risultare difficile per motivi logistici o per l'assenza degli stessi. La scelta dei prodotti dipende dalle caratteristiche del viaggio e dalla salute del singolo viaggiatore. La scelta dei farmaci dovrebbe essere sempre discussa con il medico curante e i viaggiatori dovrebbero acquisire familiarità con le caratteristiche, le indicazioni e le controindicazioni dei prodotti. Le istruzioni per l’uso devono essere sempre conservate nella confezione.
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